Disarmata,
combatto una battaglia contro il desiderio.
Avanzi,vuoi ferirmi, boria
mi spavento, mi prostro, falsità
scompari, vuoi stupirmi, cattiveria.
Sfinita
dall’impeto delle nostre passioni.
Ritorni, vuoi colpirmi, furia
mi eccito, mi nego, nudità
rimani, vuoi seguirmi lussuria.
Rapita
cedo, mi rifugio nella tua forza apparente.
martedì 30 giugno 2009
mercoledì 12 novembre 2008
Considerazioni: LA COMPRENSIONE
Spesso ci si trova di fronte a due categorie di persone: chi da, definibile altruista e chi riceve che potremmo definire beneficiario.
Mi stavo domandando come può essere possibile il compiere azioni, movimenti quasi dimenticandosi della propria volontà, della tipica inclinazione all'egoismo quasi cullati dalla corrente dell'altruismo che diventa membro essenziale di quel mare mosso che è la vita di pochi eletti.
Ora che il percorso di questi pochi eletti sia, seppur incidentalmente, toccato dalla fortuna di incontrare chi può valorizzare i loro sforzi è chieder troppo, ma tentare di ottenere almeno un pò di magnanimità ai beneficiari delle azioni altruistiche mi sembra fattibile.
Non capisco come sia possibile che due esseri imperfetti vedano la stessa cosa in due modi diversi.
Più del come non capisco il quando questo scambio incantevole, che rende i pesi che gravano sulle schiene affrante più leggeri, cessi di avere luogo.
Quando l'oggetto del dare ed avere passa in secondo piano a scapito dell'altro?
Quando l'altruismo diventa stile di vita?
Quando i beneficiari smettono di vedere ciò che è fatto concentrandosi sulle mancanze?
Quando gli altruisti smettono di fare del bene senza condizioni esigendo un tornaconto, esigendo condiscendenza?
Quando gli altruisti cominciano a lottare per inerzia?
Non esiste un momento preciso ma esiste una ferita.
Esistono frasi che baciano le bocche di coloro che hanno bisogno di comprensione.
Esistono frasi che abbattono la fortezza che si è costruita, esistono frasi che feriscono.
E' dalle ferite che parte tutto.
La lava che imprigiona l'amore è la ferita inconsapevole causata da un bisognoso maldestro.
Nessuno ne uscirà indenne perchè nessuno si salverà dalla lava.
Mi stavo domandando come può essere possibile il compiere azioni, movimenti quasi dimenticandosi della propria volontà, della tipica inclinazione all'egoismo quasi cullati dalla corrente dell'altruismo che diventa membro essenziale di quel mare mosso che è la vita di pochi eletti.
Ora che il percorso di questi pochi eletti sia, seppur incidentalmente, toccato dalla fortuna di incontrare chi può valorizzare i loro sforzi è chieder troppo, ma tentare di ottenere almeno un pò di magnanimità ai beneficiari delle azioni altruistiche mi sembra fattibile.
Non capisco come sia possibile che due esseri imperfetti vedano la stessa cosa in due modi diversi.
Più del come non capisco il quando questo scambio incantevole, che rende i pesi che gravano sulle schiene affrante più leggeri, cessi di avere luogo.
Quando l'oggetto del dare ed avere passa in secondo piano a scapito dell'altro?
Quando l'altruismo diventa stile di vita?
Quando i beneficiari smettono di vedere ciò che è fatto concentrandosi sulle mancanze?
Quando gli altruisti smettono di fare del bene senza condizioni esigendo un tornaconto, esigendo condiscendenza?
Quando gli altruisti cominciano a lottare per inerzia?
Non esiste un momento preciso ma esiste una ferita.
Esistono frasi che baciano le bocche di coloro che hanno bisogno di comprensione.
Esistono frasi che abbattono la fortezza che si è costruita, esistono frasi che feriscono.
E' dalle ferite che parte tutto.
La lava che imprigiona l'amore è la ferita inconsapevole causata da un bisognoso maldestro.
Nessuno ne uscirà indenne perchè nessuno si salverà dalla lava.
mercoledì 2 luglio 2008
Schiava
Senza più alcuna certezza
al tuo respiro abbandonata
dal peso del tuo corpo schiacciata
aspetto una tua carezza.
Sul mio collo ammiro
delle tue labbra la morbidezza
sotto le tue mani rinata
ai tuoi desideri assoggettata
schiava sospiro
chiusa nella tua fortezza.
al tuo respiro abbandonata
dal peso del tuo corpo schiacciata
aspetto una tua carezza.
Sul mio collo ammiro
delle tue labbra la morbidezza
sotto le tue mani rinata
ai tuoi desideri assoggettata
schiava sospiro
chiusa nella tua fortezza.
martedì 24 giugno 2008
Einst [Un tempo]
Testo:
Einst schien dies in Kälte leben wunderbar mir
Und belebend rührte mich die Frische
Und das Bittre schmeckte, und es war mir
Als verbliebe ich der Wählerische
Lud die Finsternis mich selbst zu Tische.
Frohsinn schöpfte ich aus kalter Quelle
Und das Nichts gab diesen weiten Raum.
Köstlich sonderte sich seltne Helle
Aus natürlich Dunklem. Lange? Kaum.
Aber ich, Gevatter, war der Schnelle.
Traduzione:
A me nel gelo un tempo pareva mirabile
vivere e il freddo a me giungeva vivace
e gustavo l' amaro ed era come
fossi io sempre signore della scelta
anche se il buio m' invitava al suo tavolo.
Serenità da fredda fonte attinsi
e il Nulla dette questa ampia arena.
Rara si è scissa dolce chiarità
da naturale tenebra. A lungo? No, appena.
Ma io, Morte, ero veloce, vinsi.
BERTOLT BRECHT
Einst schien dies in Kälte leben wunderbar mir
Und belebend rührte mich die Frische
Und das Bittre schmeckte, und es war mir
Als verbliebe ich der Wählerische
Lud die Finsternis mich selbst zu Tische.
Frohsinn schöpfte ich aus kalter Quelle
Und das Nichts gab diesen weiten Raum.
Köstlich sonderte sich seltne Helle
Aus natürlich Dunklem. Lange? Kaum.
Aber ich, Gevatter, war der Schnelle.
Traduzione:
A me nel gelo un tempo pareva mirabile
vivere e il freddo a me giungeva vivace
e gustavo l' amaro ed era come
fossi io sempre signore della scelta
anche se il buio m' invitava al suo tavolo.
Serenità da fredda fonte attinsi
e il Nulla dette questa ampia arena.
Rara si è scissa dolce chiarità
da naturale tenebra. A lungo? No, appena.
Ma io, Morte, ero veloce, vinsi.
BERTOLT BRECHT
sabato 31 maggio 2008
PAULO COELHO - La strega di Portobello
La strega di Portobello è un romanzo scritto nel 2007 da Paulo Coelho ( Per maggiori informazioni clicca qui).
Sherine o Athena, come si faceva chiamare, viene descritta attraverso gli occhi di chi l'ha conosciuta poiché "[...] spesso la maniera migliore per sapere chi siamo è quella di cercare di scoprire come ci vedono gli altri. Ciò non vuol dire che faremmo quello che si aspettano: ma almeno riusciremo a comprendere meglio".
Era una donna dalla vita travagliata e dalla fortuna sfacciata guidata da un senso di perenne insoddisfazione ed incompletezza che spinge verso l' evoluzione ed il superamento del proprio stato grazie alla diversità ed alla distanza dal concetto di noi stessi che ci è stato imposto.
Convinta di avere una missione lotta e vince in un contesto londinese a tratti bigotto e diffidente ed a tratti fortemente pronto all'evoluzione. Fiera sacerdotessa della Grande Madre ( o Gaia ) e del sentimento dell'amore che " [...] riempie tutto. Non può essere desiderato, giacché è fine a se stesso. Non può tradire, poiché non è legato al possesso. Non può essere imprigionato, perché è come un fiume in piena e travolgerà ogni barriera. Chi vuole fermare l'amore deve seccare la fonte che lo alimenta: e, in tal caso, le sue acque finiranno per ristagnare e imputridire."
Questa donna che riusciva ad essere soddisfatta danzando si mette in contatto con la Madre uscendo dalla sua routine, non seguendo il ritmo come aveva sempre fatto, essendo diversa.
Tutte le donne o gli uomini vorrebbero essere come la maestra del XXI secolo descritta magistralmente da Coelho in questo libro dall'epilogo interessante, essere in grado di uscire dalla propria condizione, superare i propri limiti. Tutto ciò non serve per cercare la felicità, un sentimento che si alterna costantemente alla sofferenza, passeggero e volubile ma per essere pronti ad accogliere l'amore in tutte le sue forme e a viverlo intensamente. Molti si sveglieranno e capiranno, come la discepola di Athena, che "Si può fingere di amare. Ci si può abituare all' altro. Si può vivere un' intera vita di amicizia e complicità. Si può arrivare a crearsi una famiglia, fare sesso tutte le notti, raggiungere l'orgasmo, e avvertire comunque che c'è un vuoto patetico in tutto ciò, che manca qualcosa di importante."
Chiunque vorrebbe scacciare la propria frustrazione seguendo i propri desideri e necessità, assaggiando la vita ad ogni passo, scartando le imposizioni e nutrendosi di emozioni.
Non tutti hanno purtroppo il coraggio della strega di Portobello.
Citazione:
" [...] Ma il futuro è capriccioso, poiché si determina attraverso decisioni prese nel presente. [...] Il destino si dimostrerà implacabile con gli individui che vogliono vivere in un universo ormai definito. Il nuovo mondo appartiene alla Madre, che è venuta insieme all' Amore per separare i cieli dalle acque. Chi crede di aver fallito, sbaglierà sempre. Chi è convinto di non poter agire in maniera diversa, finirà distrutto dalla routine. Chi ha deciso di opporsi ai cambiamenti, sarà trasformato in polvere. Che siano maledetti coloro che non danzano e impediscono agli altri di farlo! "
Sherine o Athena, come si faceva chiamare, viene descritta attraverso gli occhi di chi l'ha conosciuta poiché "[...] spesso la maniera migliore per sapere chi siamo è quella di cercare di scoprire come ci vedono gli altri. Ciò non vuol dire che faremmo quello che si aspettano: ma almeno riusciremo a comprendere meglio".
Era una donna dalla vita travagliata e dalla fortuna sfacciata guidata da un senso di perenne insoddisfazione ed incompletezza che spinge verso l' evoluzione ed il superamento del proprio stato grazie alla diversità ed alla distanza dal concetto di noi stessi che ci è stato imposto.
Convinta di avere una missione lotta e vince in un contesto londinese a tratti bigotto e diffidente ed a tratti fortemente pronto all'evoluzione. Fiera sacerdotessa della Grande Madre ( o Gaia ) e del sentimento dell'amore che " [...] riempie tutto. Non può essere desiderato, giacché è fine a se stesso. Non può tradire, poiché non è legato al possesso. Non può essere imprigionato, perché è come un fiume in piena e travolgerà ogni barriera. Chi vuole fermare l'amore deve seccare la fonte che lo alimenta: e, in tal caso, le sue acque finiranno per ristagnare e imputridire."
Questa donna che riusciva ad essere soddisfatta danzando si mette in contatto con la Madre uscendo dalla sua routine, non seguendo il ritmo come aveva sempre fatto, essendo diversa.
Tutte le donne o gli uomini vorrebbero essere come la maestra del XXI secolo descritta magistralmente da Coelho in questo libro dall'epilogo interessante, essere in grado di uscire dalla propria condizione, superare i propri limiti. Tutto ciò non serve per cercare la felicità, un sentimento che si alterna costantemente alla sofferenza, passeggero e volubile ma per essere pronti ad accogliere l'amore in tutte le sue forme e a viverlo intensamente. Molti si sveglieranno e capiranno, come la discepola di Athena, che "Si può fingere di amare. Ci si può abituare all' altro. Si può vivere un' intera vita di amicizia e complicità. Si può arrivare a crearsi una famiglia, fare sesso tutte le notti, raggiungere l'orgasmo, e avvertire comunque che c'è un vuoto patetico in tutto ciò, che manca qualcosa di importante."
Chiunque vorrebbe scacciare la propria frustrazione seguendo i propri desideri e necessità, assaggiando la vita ad ogni passo, scartando le imposizioni e nutrendosi di emozioni.
Non tutti hanno purtroppo il coraggio della strega di Portobello.
Citazione:
" [...] Ma il futuro è capriccioso, poiché si determina attraverso decisioni prese nel presente. [...] Il destino si dimostrerà implacabile con gli individui che vogliono vivere in un universo ormai definito. Il nuovo mondo appartiene alla Madre, che è venuta insieme all' Amore per separare i cieli dalle acque. Chi crede di aver fallito, sbaglierà sempre. Chi è convinto di non poter agire in maniera diversa, finirà distrutto dalla routine. Chi ha deciso di opporsi ai cambiamenti, sarà trasformato in polvere. Che siano maledetti coloro che non danzano e impediscono agli altri di farlo! "
domenica 27 aprile 2008
Parlami di te . . .
Sono stata gentilmente invitata da Filippo a scrivere sei cose che mi piace fare.
Ve le elencherò senza tanti preamboli anche perché scommetterei che state morendo di curiosità.
Sotto a chi tocca:
Ve le elencherò senza tanti preamboli anche perché scommetterei che state morendo di curiosità.
- 1. Organizzare. Cosa? Tutto di tutto, dalle feste alle vacanze alle serate alle scampagnate. Decidere per gli altri a seconda delle loro esigenze e delle mie mi fa particolarmente perdere la testa.
2. Scrivere. Passerei la mia vita a scrivere tutto ciò che partorisce la mia fantasia. Un giorno spero di vivere così.
- 3. Leggere, ovviamente. Compro libri di ogni genere anche se qui per mancanza di tempo i post che li riguardano scarseggiano. Adoro i classici!
4. Fare regali. Per fortuna non sono nata miliardaria altrimenti avrei un sacco di gente attorno. . . Adoro fare regali almeno quanto riceverne.
5. Fare shopping. Comprerei di tutto ma vado pazza per gli anelli, sono la mia debolezza. Lascerei in mutande chiunque, come dicevo mentendo spudoratamente per fortuna non sono nata miliardaria altrimenti . . .
6. Ascoltare musica possibilmente camminando sola per la strada. Che ci posso fare mi da una sensazione di libertà ed una particolare di sicurezza. DON'T TOUCHE MY I-POD !
Sotto a chi tocca:
martedì 1 aprile 2008
Paulo Coelho . . . LIBERTA'
Uno dei più grandi scrittori del panorama mondiale!
- "[...] la libertà esiste solo quando è presente l'amore. Chi si abbandona totalmente, chi si sente libero, ama al grado estremo. E chi ama al grado estremo, si sente libero."
- "[...] libertà non è l'assenza di obblighi, bensì la capacità di scegliere e di impegnarmi in ciò che ritengo sia meglio per me."
Presto scriverò un post riguardo il libro "Strega di Portobello"!
- "[...] la libertà esiste solo quando è presente l'amore. Chi si abbandona totalmente, chi si sente libero, ama al grado estremo. E chi ama al grado estremo, si sente libero."
- "[...] libertà non è l'assenza di obblighi, bensì la capacità di scegliere e di impegnarmi in ciò che ritengo sia meglio per me."
Presto scriverò un post riguardo il libro "Strega di Portobello"!
"Analisi di un delitto"
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